Purtroppo l’errore medico possono essere i più svariati (dallo scambio di farmaci all’aggravamento dello stato di salute dopo un ricovero, fino agli errori in sala operatoria) e possono verificarsi in molte branche della medicina sia ospedaliera che ambulatoriale, come ortopedia, ostetricia e ginecologia, medicina interna, oculistica, odontoiatria, ecc.

Invece non è possibile ottenere il risarcimento se non è dimostrato il nesso causale e quindi se:

• il personale sanitario è stato maleducato;
• il danno riportato non è quantificabile/accertabile;
• vuoi far causa al medico per vendicarti del fatto che non è riuscito a “guarirti”.

Se infatti il medico ha fatto tutto il possibile, seguendo le procedure e le linee guida, non è possibile attribuirgli alcuna responsabilità.

Chiamaci o scrivici per sapere se, nel tuo caso, è possibile avanzare la richiesta di un giusto risarcimento.

In caso di danno biologico è il diretto interessato ad avanzare la richiesta di risarcimento alla struttura sanitaria o all’ambulatorio responsabile del danno.

In casi di morte, invece, sono i familiari di qualsiasi grado (moglie, figli, genitori, ma anche zii, nonni, ecc.) a poter avanzare la richiesta.

Lo studio della pratica può durare da alcuni giorni a due settimane a seconda della complessità del caso, tempo durante il quale viene consultato il medico legale ed eventualmente medici specialisti per avere un’idea ben precisa degli errori o colpe.

Dopo appena 24 ore dal parere del medico il Medico Legale, Rimedia Medical sarà già in grado di comunicarti il responso.

Per essere accurati nell’analisi e scientifici nel parere che ti forniamo, devi mostrarci copia dell’intera documentazione sanitaria relativa alla vicenda (cartelle cliniche, certificati medici ed eventuali esami strumentali come ad esempio Radiografie, TAC, Risonanze magnetiche, ecc.) e una breve descrizione dei fatti cronologici.

Non preoccuparti in caso di documentazione parziale, eventualmente ti chiederemo di integrare le informazioni tramite un colloquio di persona.

Diffida di chi risponde positivamente e incondizionatamente: affidarti a chi non esegue un’analisi preventiva del caso ti espone a enormi pericoli, come ad esempio intraprendere un percorso di risarcimento alla cieca, con il rischio di non ottenere nulla, sprecando solo tempo e denaro.

Per chiedere un giusto risarcimento e avere ottime probabilità di successo è necessario accertare il nesso di causalità, cioè determinare la connessione, tra il danno subito (che deve sempre essere quantificabile) e l’errato operato del medico.

Rimedia si pone come referente unico per l’intera pratica e si avvale della collaborazione di avvocati, medici legali, specialisti e psicologi per darti supporto a 360° nell’intero percorso dall’avanzamento della richiesta fino all’erogazione del risarcimento, senza preoccupazioni o perdite di tempo per te.

Molte persone credono che i tempi di risarcimento siano lunghissimi e ciò li scoraggia nel procedere. Ciò vale unicamente in caso di ricorso legale dopo la fase di ATP (Accertamento Tecnico Preventivo).

Infatti i tempi per i casi di malasanità in fase stragiudiziale non superano i 12 mesi.

In particolare:

• Se la struttura ospedaliera, il medico o la loro assicurazione riconoscono l’errore e decidono di risarcire il danno, tutto si risolve in 4 mesi circa.
• Se la struttura ospedaliera, il medico o la loro assicurazione non riconoscono l’errore, occorre dare il via all’ATP (Accertamento Tecnico Preventivo ) che porta alla risoluzione della questione in 6/12 mesi.

Rimedia non chiede anticipi, né di coprire i costi dei singoli professionisti, di cui si fa direttamente carico.

Operiamo secondo un patto di quota lite sottoscritto nel momento in cui ci facciamo carico della pratica, a seguito dell’analisi di fattibilità gratuita.

Questo significa che il nostro compenso è indissolubilmente legato al successo della tua richiesta e consiste in una piccola percentuale del risarcimento ottenuto.

Il termine di prescrizione per avanzare la richiesta di risarcimento è normalmente di 10 anni. In alcuni il termine si riduce a 5 anni. In ogni caso è sempre consigliabile consultare un professionista per capire la decorrenza dei termini e se, nel tuo caso, la richiesta è sostenibile.

Esistono delle tabelle redatte dai Tribunali, in cui, partendo dall’età del danneggiato e dalla percentuale del danno permanente riscontrato si ottiene la somma dovuta. La tabella più utilizzata è quella del Tribunale di Milano ed è compito specifico del medico legale, attraverso un’accurata perizia, tradurre il danno nella cifra da richiedere.

Nella maggioranza dei casi questo non è possibile: Rimedia infatti si fa già carico di tutte le spese relative alla pratica e ai professionisti, recuperandole solo in caso di successo, con un patto di quota lite sottoscritto inizialmente (cioè una piccola percentuale sul risarcimento ottenuto).

Solo in rari casi è possibile chiedere un acconto sul futuro risarcimento, cioè soltanto se la responsabilità medica è certa fin da subito.