Quando si registra un caso di malasanità, come abbiamo visto, è possibile rivolgersi ad un tribunale per richiedere il giusto risarcimento del danno; un aspetto determinante che varia ovviamente da caso a caso e che pone l’interrogativo su come valutare la tipologia di danno partendo dalla fattispecie di errore che si sia riscontrato.
Di base abbiamo visto che per stabilire il danno ed il relativo risarcimento si tende ad utilizzare uno standard comune, ovvero le Tabelle del Tribunale di Milano aggiornate costantemente con l’obiettivo di calcolare gli importi dovuti a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale per responsabilità medica. Grazie a queste tabelle si va a garantire un trattamento uniforme nella liquidazione dei danni per errori medici.
Ma in fase si calcolo ci sono alcune variabili che possono fare tutta la differenza del caso: in particolare si va ad analizzare la natura dello stesso ponendo una differenziazione marcata tra danno patrimoniale e danno biologico. Vediamo di cosa si tratta.
Il danno patrimoniale per errore medico
Quando si parla di danno patrimoniale legato ad errore medico si fa riferimento al pregiudizio di natura economica che un comportamento errato del personale sanitario va a cagionare al paziente. Il danno patrimoniale, per convenzione, viene a sua volta diviso in altre due categorie, ovvero:
- Danno emergente: la perdita subìta direttamente dalla vittima di errore;
- Lucro cessante: i danni derivanti dal mancato guadagno che riguardano la vittima del caso di malasanità.
Queste due sfere vanno a costituire insieme il danno patrimoniale per errore medico e sostanzialmente comprendono tanto le perdite subìte quanto i mancati guadagni. Per dirla in termini ancora più semplice, quali sono le perdite di natura patrimoniale che la vittima ha subìto per colpa della prestazione sbagliata? L’errore medico si concretizza in questo caso in una diminuzione del patrimonio della vittima.
Unitamente a questa fattispecie ci sono poi i danni indiretti, vale a dire derivati dal mancato guadagno a livello patrimoniale cui la vittima va incontro sempre a causa dell’errore medico. Quindi una ricchezza nona ancora generata ma che si sarebbe potuta generare senza l’errore. Tutto questo è legato al concetto di diminuita capacità lavorativa, generata al paziente proprio a seguito dello sbaglio visto che alcune lesioni dovute ed errori medici possono incidere sull’attività lavorativa.
Il danno biologico per errore medico
L’altro aspetto da considerare per errori medici è quello del danno biologico, ovvero lesioni tali che portino ad un cambiamento radicale della vita quotidiana. La condotta negligente di un medico o di una struttura può quindi causare un peggioramento della condotta della vita del paziente.
In questo caso per stabilire la ricompensa ci si basa sulle Tabelle del Tribunale di Milano di cui sopra, cui il giudice andrà poi ad aggiungere una parte personalizzata riferita al modo in cui l’evento ha cambiato la vita del paziente: tanto più l’errore ha inciso sulla sua quotidianità quanto più sarà elevato il risarcimento per errore medico.
Un danno biologico non è quindi direttamente un danno patrimoniale, ma un cambiamento dinamico relazione che va ad incidere profondamente sul proseguimento della vita del paziente vittima di errore medico; un danno fisico a tutti gli effetti dovuto ad un errore medico, che sia legato a diagnosi sbagliata, terapia errata o intervento chirurgico non riuscito che abbia portato ad un peggioramento delle condizioni di salute del paziente stesso.